Rivalsa del datore di lavoro: sei sicuro di sapere di cosa si tratta?

Rivalsa del datore di lavoro: sei sicuro di sapere di cosa si tratta?

Le statistiche parlano chiaro: due datori di lavoro su tre non sono informati della possibilità di esercitare il diritto di rivalsa del datore di lavoro per quanto pagato ad un dipendente infortunato per colpa di terzi e che, per questo motivo, è stato costretto ad assentarsi dal lavoro.

Ecco tutto ciò che c’è da sapere per tutelarvi in tali situazioni.

La rivalsa del datore di lavoro, prima di tutto definiamo cos’è

La “rivalsa del datore di lavoro” è il rimborso di quanto i datori pagano per un proprio dipendente durante la sua assenza dal lavoro per le lesioni subite da terzi.

Il dipendente infortunato, durante il periodo di inabilità lavorativa, ha diritto sia a non essere licenziato, sia alla conservazione della retribuzione, tuttavia l’Inail, o l’Inps nel caso l’infortunio avvenga in occasione non lavorativa (ad esempio nei giorni di riposo), erogando le rispettive prestazioni secondo quanto previsto nei contratti collettivii, integrano solo in parte la busta paga del lavoratore. Rimangono, infatti, alcune voci che restano a carico al datore di lavoro.

 

Quali sono le spese che deve sostenere il datore di lavoro in quanto non coperte dagli Enti previdenziali?

Le prestazioni degli Enti Previdenziali non comprendono i ratei per la tredicesima, per la quattordicesima, i contributi previdenziali, il premio di produzione, le ferie, i permessi e il TFR.

Con la sentenza n. 6132 del 12 novembre 1988, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno sancito la risarcibilità del danno patrimoniale subìto dal datore di lavoro per i costi sostenuti durante  l’impossibilità di avvalersi della prestazione lavorativa del dipendente rimasto leso in un sinistro. L’azienda ha quindi diritto ad essere risarcita dal responsabile o dalla sua compagnia di assicurazione in quanto parte lesa, danneggiata di “riflesso” dalle lesioni patite dal proprio dipendente.

 

Perché il datore di lavoro ha diritto ad un risarcimento per l’assenza di un suo dipendente leso da terzi?

La rivalsa del datore di lavoro tutela quest’ultimo evitandogli una vera e propria beffa. Se un dipendente, infatti, non può svolgere il lavoro per cui viene pagato a causa di un danno subìto da terzi, il suo datore di lavoro chiaramente viene privato di una prestazione lavorativa e, tuttavia, deve garantire (in tutto o in parte, come abbiamo visto) la retribuzione al proprio lavoratore e subire, molte volte, anche il disagio di dover reperire velocemente una persona che lo possa sostituire (si pensi al caso di lavori stagionali o soggetti a cicli di ordinativi) e l’ulteriore costo per pagare il suo stipendio.

 

La rivalsa del datore di lavoro: fino a quando si può richiedere?

Se un tuo dipendente è stato vittima di un danno subìto da terzi sia in contesto lavorativo che extra-lavorativo, puoi richiedere il risarcimento che ti spetta anche a distanza di anni.

Gli anni entro i quali puoi richiedere il risarcimento vanno da 2 a 6 a seconda della casistica.

Se vuoi saperne di più, ti invitiamo a contattarci per valutare il tuo caso specifico.

 

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