Chiunque abbia stipulato un’assicurazione per l’auto sa che la somma che ha pagato, il “premio”, era direttamente proporzionale alla sua classe di merito.
Infatti è sempre valida questa equazione: più bassa è la classe di merito RC auto più basso sarà il premio da pagare e viceversa.
Ma che cos’è questa classe di merito e da cosa dipende? Facciamo chiarezza.
Che cos’è la classe di merito indicata sull’attestato di rischio?
La classe di merito è una sorta di “pagella” che valuta il comportamento dell’assicurato; viene periodicamente aggiornata in base al meccanismo cosiddetto del bonus-malus: se durante il “periodo di osservazione” (un anno) non abbiamo causato alcun incidente, si è in bonus; se, invece, abbiamo causato uno o più incidenti, si è in malus.
L’indicazione della classe di merito si trova nell’attestato di rischio, un documento nel quale sono annotati eventuali incidenti avvenuti negli ultimi cinque anni.
Le classi previste vanno da 1 (la migliore) a 18 (la peggiore) e se è la prima volta che ci si assicura, ci viene attribuita la classe n. 14 alla quale corrisponde il premio base.
Il meccanismo del bonus-malus
Il meccanismo è semplice: se si provocano uno o più incidenti si retrocede di due classi di merito (malus, appunto), mentre per ogni anno che trascorre senza provocare incidente si sale di una classe (bonus).
Il malus scatta, generalmente, al semplice verificarsi di un incidente stradale nel quale si ha anche una minima colpa, anche se alcune compagnie lo fanno scattare solo si ha una colpa prevalente (dal 51% in su, per intenderci).
In alcuni casi, se si vuole evitare di peggiorare la propria classe di merito e di pagare, quindi, un premio maggiore, è possibile “riscattare il sinistro”, rimborsando alla compagnia di assicurazione gli importi che essa stessa ha pagato per il sinistro o i sinistri provocati. Naturalmente, la convenienza nel procedere in questo senso deve essere valutata di volta in volta.