I ciclisti devono viaggiare in fila indiana?

I ciclisti devono viaggiare in fila indiana?

Durante la bella stagione aumentano le persone che si spostano in bicicletta; e così, soprattutto nei fine settimana, le strade sono trafficate non solo da mezzi motorizzati ma anche dai ciclisti, sia professionisti che amatoriali. E le liti tra automobilisti e ciclisti diventano, purtroppo, quasi all’ordine del giorno. 

Il comportamento dei ciclisti in strada, infatti, è spesso motivo di discussione: come devono procedere? I ciclisti devono viaggiare in fila indiana oppure possono muoversi affiancati l’uno all’altro? Vediamo di fare chiarezza.

I ciclisti devono viaggiare in fila indiana? Ecco cosa dice il Codice della Strada

Il Codice della Strada non lascia spazio ai dubbi: nel decreto legisl. 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni, possiamo infatti leggere questo:

Art. 182. Circolazione dei velocipedi.

I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell’altro.

E quindi?

Stando al decreto legislativo in questione abbiamo quindi due certezze:

  1. In qualunque circostanza, sia in contesto urbano che interurbano, i ciclisti non possono mai circolare affiancati in numero superiore a due, a prescindere dalle condizioni;
  2. Fuori dai centri abitati, i ciclisti non possono mai circolare affiancati, nemmeno in due.

All’interno dei centri abitati, invece, i ciclisti sono tenuti a pedalare in un’unica fila “in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano“. Ma quali sono queste condizioni?

Sei rimasto coinvolto in un incidente in bicicletta?

Pedalare affiancati nei centri urbani: ecco il precedente

Con una sentenza del 2009 definita “storica”, il Giudice di Pace di Taggia (Imperia) ha annullato una multa data a due ciclisti che pedalavano affiancati in località Santo Stefano al Mare, perché le condizioni della circolazione, in quel momento, permettevano di farlo, contrariamente all’opinione comune.

Il cavillo sollevato dal difensore dei due ciclisti, come si legge qui, ha fatto leva proprio sulla poca chiarezza del Codice della Strada secondo il quale se esistono delle condizioni che richiedono di pedalare in fila all’interno dei centri urbani, esistono anche delle condizioni che non lo richiedono, come in quel particolare caso.

I ciclisti devono viaggiare in fila indiana, sì o no?

I ciclisti non sono obbligati in tutti i casi a viaggiare in fila indiana, visto che, se le condizioni del traffico lo consentono, il Codice della Strada autorizza nei centri abitati la marcia affiancata, anche se per non più di due veicoli.

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