RCA: in Italia non è un business, anzi sì!

RCA: in Italia non è un business, anzi sì!

L’effetto positivo del lockdown sui conti delle Compagnie: lo stop alla circolazione delle auto e alle attività produttive ha provocato una notevole riduzione dei sinistri in RCA e in tutti i rami danni.


Il contributo del dott. Claudio Demozzi, Presidente Nazionale SNA (Sindacato Nazionale Agenti)


Da molto tempo le Compagnie assicuratrici lamentano i comportamenti scorretti, a volte truffaldini, degli automobilisti che esagerano le conseguenze di un incidente o che simulano un sinistro, allo scopo di conseguire un indebito arricchimento.

Effettivamente simili comportamenti esistono, sebbene con un’incidenza provata nettamente inferiore a quella che i comunicati delle Assicurazioni e le prese di posizione dell’ANIA, la loro potente associazione di rappresentanza, farebbero intendere. Anzi, i dati ufficiali parlano di un fenomeno che grava sull’andamento tecnico della RCA, in Italia, in misura meno rilevante di quanto si registri in altri Paesi europei.

L’aver indotto buona parte della popolazione, della classe politica e dirigente, a pensare di aver a che fare con una moltitudine di automobilisti “inassicurabili”, ha contribuito certamente al mantenimento di tariffe superiori alla media europea, anche in periodi storici nei quali la frequenza dei sinistri sul totale dei veicoli circolanti è stata in linea con quella di altre Nazioni.

Ha contribuito, altresì, all’emanazione di norme piuttosto favorevoli alle Imprese di assicurazione che a volte hanno sacrificato i diritti dei danneggiati sull’altare della “lotta alle truffe”, pur nella consapevolezza generale che questa lotta raramente sarebbe stata effettivamente combattuta, almeno dalle Compagnie.

Risulta più facile la battaglia preventiva, che a volte le Compagnie attuano rallentando od ostacolando i processi liquidativi o appellandosi a cavilli contrattuali.

Si tratta, in questo caso, di una battaglia che la Compagnia vince sempre, o quasi, riducendo il costo medio dei sinistri e portando a desistere i danneggiati che, pur avendo legittimamente diritto ad un maggiore risarcimento, dovrebbero sostenere spese ed attendere le lungaggini giudiziarie per ottenere il giusto riconoscimento economico del danno sofferto.

L’Istituto di vigilanza (Ivass), è doveroso ricordarlo, interviene spesso a proposito dei ritardi imputabili alle Compagnie nella liquidazione dei sinistri, sanzionandole pesantemente. Ma l’effetto distorto di tali sanzioni è che per anni questi importi sono stati semplicemente considerati al pari dei costi gestionali e, conseguentemente, direttamente o indirettamente fatti pagare agli Assicurati attraverso la leva tariffaria.

Si comprende bene che il loro effetto deterrente ne risulta perlomeno attenuato. Negli ultimi anni l’attenzione della politica sul livello delle tariffe RCA è mutata e sempre più Parlamentari hanno richiesto interventi, normativi e regolamentari, che potessero indurre ad un generale contenimento delle tariffe. Del resto, i numeri ufficiali rappresentano un settore che, almeno sul fronte della redditività per le Imprese assicuratrici, gode di buona salute.

I premi raccolti secondo gli ultimi dati sono di circa € 13 miliardi all’anno, con un margine di circa € 2,8 miliardi. La buona redditività per le Imprese assicurative non si limita alla RCA, ma da numerosi anni in Italia è estesa a tutto il comparto. E per l’anno in corso le cose non sembrano cambiare di molto per i colossi dell’industria delle polizze.

Se alle banche europee la pandemia ha causato un calo vertiginoso dei rendimenti sul capitale (ROE), addirittura azzerati nel secondo trimestre rispetto al 6% dello stesso periodo del 2019, nel caso delle compagnie assicurative che operano in Italia gli esperti prevedono che nell’anno corrente potrebbe verificarsi la replica della redditività record registrata lo scorso anno, quando il ROE (return on equity) complessivo era stato del 12,9%.

Si tratta naturalmente ancora di stime, seppur piuttosto fondate. Dobbiamo ricordare tra l’altro l’effetto positivo del lockdown sui conti delle Compagnie. Lo stop alla circolazione delle auto e alle attività produttive ha provocato una notevole riduzione dei sinistri nella RCA ed in tutti i rami danni. Si ipotizza un possibile miglioramento del combined ratio del ramo danni (che misura i sinistri in rapporto ai premi) di circa 10 punti percentuali per il 2020.

L’anno scorso il return on equity del settore danni era stato pari complessivamente al 9,3% e quest’anno l’andamento, sempre secondo i primi dati, si starebbe muovendo in linea con quel trend: sia nel ramo primo (le polizze tradizionali) sia nel ramo terzo (ovvero le unit linked che investono in fondi comuni).

I dati ci dicono quanto le Assicurazioni in Italia siano un’industria consolidata, redditiva e con buone prospettive. Gli stessi dati che potrebbero permettere, anzi dovrebbero indurre i principali attori di questo importante mercato a migliorare i livelli di servizio sul fronte della liquidazione dei sinistri, del rispetto degli obblighi contrattuali (specialmente nel Vita), del trattamento normativo ed economico delle reti agenziali.

L’utenza, consapevole dell’affidabilità del settore e dell’utilità di negoziare contratti di assicurazione trasparenti ed adeguati alle proprie reali necessità, dovrebbe affidarsi agli Intermediari professionisti (Agenti, Brokers, Subagenti), evitando di ricorrere al fai da te o di prestare affidamento su sbrigativi sistemi telematici che promettono soluzioni rapide a basso costo, troppo spesso inadeguate se non addirittura false.

Per gli Agenti di assicurazione professionisti, l’ottenimento da parte del danneggiato del giusto risarcimento è un dogma, così come lo è l’assunzione di tutte le informazioni utili, riferite al cliente, per la valutazione delle specifiche esigenze e per la negoziazione, con le Imprese assicurative rappresentate, della polizza più rispondente a tali esigenze.

Rca in Italia


Desideri salvare questo articolo in pdf ?
Giesse ti garantisce:
compenso

COMPENSO SOLO A RISARCIMENTO OTTENUTO

consulenza gratuita

CONSULENZA GRATUITA CON 27 ANNI DI ESPERIENZA

anticipo zero

NESSUN ANTICIPO
DI SPESA

sedi

OLTRE 30 SEDI IN TUTTA ITALIA

esperti

ESPERTI E TECNICI IN OGNI DISCIPLINA

Segnalaci il tuo caso

Oppure chiamaci al n.verde 800.125530

Segnalaci il tuo caso

  • Per poter elaborare la richiesta è necessario spuntare entrambe le caselle Privacy e Dati sensibili
  • Hidden
  • Hidden
  • Hidden
Segnalaci il tuo caso