COMPENSO SOLO A RISARCIMENTO OTTENUTO
Risarcimento pedone investito
Il 28 maggio 2015 il quotidiano Messaggero Veneto pubblica un articolo sulla morte di Anita De Franceschi, una donna travolta e uccisa da un’auto mentre camminava a bordo strada.
I familiari si sono affidati all’ufficio Giesse di Gemona per ottenere il risarcimento pedone investito.
SUTRIO. È stato condannato con rito abbreviato a 8 mesi di reclusione (pena sospesa), Federico Zarini, 36 anni di Sutrio l’automobilista che, la sera del primo marzo 2014, travolse e uccise la 67enne Anita De Franceschi lungo la statale bis Carnica, all’altezza di località Ponte per Sutrio.
L’uomo, alla guida di una Citroen Saxò, con a bordo anche la moglie, poco dopo essersi immesso sulla statale dalla regionale 465, travolse la donna che camminava in direzione opposta, lungo il margine della carreggiata. Nell’urto la donna fu caricata sul cofano e venne scagliata a una ventina di metri di distanza.
Subito soccorsa dallo stesso automobilista, che allertò anche il 118, venne trasportata all’ospedale di Tolmezzo, quindi in rianimazione a Udine, dove morì cinque giorni più tardi.
Secondo la ricostruzione chiesta dal pm Marco Panzeri al consulente tecnico Marco Pozzati, l’automobilista «in un tratto di strada privo d’illuminazione e in orario notturno, mentre era in atto un’intensa precipitazione piovosa, non riuscì a evitare una turbativa assolutamente prevedibile, per cui si può ipotizzare che non prestasse attenzione alla guida o che tenesse una velocità non adeguata ai luoghi e alla visibilità garantita dai proiettori anabbaglianti, o addirittura una combinazione di entrambi i comportamenti colposi».
Da qui la condanna, pronunciata dal gup Matteo Carlisi, dopo la concessione del rito abbreviato chiesta dall’avvocato di Zarini Camilla del Torre.
I familiari della vittima sono assistiti da Giesse – Gestione Sinistri, gruppo specializzato in risarcimento danni per incidenti stradali, con sede anche a Gemona.