Schianto all’incrocio: risarcimento incidente mortale

Travolse pensionato, patteggia 11 mesi

Giovanni Fantuz ha perso la vita mentre ripartiva dallo stop di un incrocio, travolto da un furgone che procedeva oltre i limiti di velocità.
I familiari si sono rivolti alla Giesse Gestione Sinistri di Portogruaro per ottenere il risarcimento incidente mortale.

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Ha patteggiato 11 mesi di reclusione (pena sospesa) davanti al gip di Venezia, M.P., il 44enne di Zoppola, nel pordenonese, che il 23 aprile dello scorso anno travolse e uccise all’incrocio tra via Comugne e via Aldo Moro, a San Michele al Tagliamento, Giovanni Fantuz, pensionato originario di Lugugnana. «M.P. viaggiava a una velocità molto superiore al limite consentito (90 chilometri orari): almeno a 120» ha precisato nella ricostruzione l’ingegnere Maurizio De Valentini, nominato consulente tecnico dal Pm.

Lo scontro avvenne poco dopo le 15, tra il furgone Mercedes Vito di M.P. e la Fiat Panda con alla guida Fantuz. Fermo allo stop, l’anziano ripartì verso il centro di San Michele ma il furgone condotto da M.P. lo investì a causa dell’elevata velocità tenuta, testimoniata dagli oltre 70 metri di frenata rimasti impressi sull’asfalto. II furgone terminò poi la corsa capovolgendosi nel fossato a bordo strada, mentre l’auto di Fantuz ruotò su se stessa.

Risarcimento incidente stradale mortale

Nell’incidente rimase coinvolto, senza gravi conseguenze, anche un ragazzino di 15 anni, che si trovava in sella alla sua bicicletta in prossimità dell’incrocio. Nella violenza dell’urto il pensionato sbatté la testa contro il finestrino, pur indossando le cinture di sicurezza; stabilizzato e intubato spirò poche ore più tardi in ospedale. «Siamo soddisfatti che la ricostruzione della dinamica effettuata dal nostro consulente sia stata condivisa anche dalla Procura – ribadisce Bruno Marusso, responsabile dello studio Giesse di Portogruaro – proseguiremo ora le trattative con la compagnia assicurativa arrivando, se necessario, alla causa civile».

«La tragedia ha sconvolto tutta la famiglia – aggiunge Francesca, una delle due figlie di Fantuz – Mio padre, dopo molti anni di lavoro come agricoltore, si stava godendo la pensione insieme alla mamma. Era ancora una persona in gamba ed un nonno stupendo per la sua unica nipotina Matilde».
Leggi l’articolo su La Nuova di Venezia

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