Risarcimento errore medico operazione all’anca Belluno

Il 5 gennaio 2019 Il Gazzettino di Belluno ha pubblicato un articolo relativo al risarcimento danni ottenuto in  seguito ad un errore medico. Durante un’operazione all’anca era stato leso il nervo femorale.

La vittima si è rivolta a Giesse Risarcimento Danni di Belluno per la gestione di questo caso di malasanità.

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Via crucis dopo l’operazione: danni per 85mila euro

Nervo femorale leso nell’intervento agricoltore risarcito

Si opera all’anca e dal giorno dopo non riesce più a muovere la gamba. La via crucis di un agricoltore di Sedico inizia nel 2015 quando, lamentando dolore persistente all’anca sinistra, si sottopone a un intervento chirurgico per l’inserimento di una protesi. Alla fine scoprirà che durante l’operazione a Belluno gli era stato leso il nervo femorale.

L’Usl 1 Dolomiti ha dato recentemente il via libera al risarcimento di 85mila euro, al termine degli accertamenti. I forti dolori erano iniziati dal giorno successivo all’operazione e il libero professionista non riusciva a capire da cosa fossero provocati. I sanitari fecero degli accertamenti, ma non ci fu alla fine una diagnosi precisa. Per alleviare i sintomi prescrissero della fisioterapia.

Successivamente però l’agricoltore scoprì che durante l’intervento gli era stato leso il nervo femorale sinistro e a quel punto si rivolse a Giesse Risarcimento Danni di Belluno, gruppo specializzato in casi di malasanità.

«La complicanza si sarebbe potuta evitare adottando le necessarie cautele », sottolinea Claudio Dal Borgo referente di Giesse Belluno. E le conseguenze di quell’errore, per il lavoratore sedicense, non sono da poco: la sua vita da quel giorno è cambiata. Oggi non può più svolgere l’attività che faceva fino al giorno dell’operazione: ha dovuto in parte riadattare gli strumenti che utilizza per il proprio lavoro in ambito agricolo e assumere anche dei collaboratori per aiutarlo.

Tutti elementi che hanno pesato nella richiesta danni. Sono stati liquidati nelle scorse settimane dall’Usl 1, che dal 2014 sta gestendo in “auto-assicurazione” i sinistri (ovvero senza polizza, a parte quella regionale che c’è per i casi sopra i 500mila euro). L’azienda ospedaliera ha valutato il danno e l’eventuale responsabilità e senza la necessità di finire in Tribunale ha corrisposto un risarcimento di 85mila euro.

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