Omicidio stradale Vicenza: rinvio a giudizio

 

Il 18 luglio 2020 il quotidiano “Il Giornale di Vicenza” ha pubblicato un articolo relativo all’incidente stradale del dicembre 2018 in cui perse la vita la 48enne di Nogarole Vicentino Raffaela Reniero.

I familiari della vittima si sono affidati a Giesse Risarcimento Danni.

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Morì sul colpo nell’urto. Camionista a giudizio

CHIAMPO. Nella disgrazia del dicembre 2018 spirò Raffaela Reniero. La guidatrice di Nogarole Vicentino aveva 48 anni

 

La domanda di fondo cui dovrà rispondere il processo sulla tragedia del 15 dicembre 2018, a Chiampo, nella quale perse la vita l’automobilista Raffaela Reniero di Nogarole Vicentino, è se la sua uscita dallo stop alla guida di una Panda per immettersi invia Pace rese impossibile al camionista di fermarsi in tempo per non centrarla col pesante mezzo, oppure se l’eccessiva velocità del camion Mercedes sia stata la causa primaria della disgrazia e perciò integra a tutti gli effetti il reato di omicidio stradale.

Ieri pomeriggio il gup Matteo Mantovani ha rinviato a giudizio il 24enne Romelini, di Zimella, che diciannove mesi fa travolse col camion la vittima.

I familiari di Raffaela, costituiti parte civile con la Giesse Risarcimento Danni, condividono la linea accusatoria del pm Cristina Carunchio che ha ottenuto il rinvio a giudizio dell’imputato. In base alla consulenza tecnica disposta dalla procura, cui ha partecipato anche la Giesse, se è vero che Reniero non aveva correttamente calcolato i tempi di immissione in via Pace, non dando quindi la precedenza al camion condotto da Romelini, è altrettanto vero per il pm che avrebbe viaggiato a una velocità superiore al consentito.

Anche perché in quel tratto di strada ci sono diversi attraversamenti pedonali e pertanto il camion Mercedes avrebbe dovuto limitare ulteriormente la velocità. Romelini non si accorse della presenza della Fiat Panda, tanto che la polizia locale che eseguì i rilievi di legge non riscontrò tracce di frenata. A fianco della vittima sedeva una nipote che subì ferite non gravi e fu medicata all’ospedale di Arzignano.

«Rispettando i limiti e prestando attenzione – è la tesi della Giesse Risarcimento Danni con Roberto Oliviero – l’incidente si sarebbe potuto evitare nonostante l’errore di valutazione della vittima».

Tuttavia, la difesa del camionista veronese contesta le conclusioni del pm ed è convinta in aula di dimostrarne l’innocenza, anche se la Panda venne trascinata per diversi metri e la sfortunata Reniero di 48 anni morì sul colpo. Il sindaco di Nogarole Vicentino, Romina Bauce, ricordò la vittima come «una donna dall’animo buono, che ci lascia tragicamente e che se ne va in punta di piedi nel suo stile di donna riservata, ma dal cuore generoso».

 

Leggi l’articolo anche sui siti VicenzaToday e VeronaSera

 

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