Infortunio sul lavoro nei boschi di Belluno: chiuse le indagini

Giesse Risarcimento Danni segue risarcimento per infortunio sul lavoro a Belluno. 

La notizia della chiusura indagini riguardo all’infortunio sul lavoro a Gosaldo in provincia di Belluno, dove perse la vita il boscaiolo Paolo Marcon, viene riportata nei quotidiani “Corriere delle Alpi“, “Corriere del Veneto“, “Il Gazzettino“, “Corriere del Trentino“.

Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime di infortuni sul lavoro, assiste la famiglia Marcon. Si attende ora la decisione del giudice in merito alla richiesta di rinvio a giudizio depositata dal pubblico ministero.

Guarda il servizio nel TG locale: 

Morì al terzo giorno di lavoro: il titolare verso il processo

Il boscaiolo Paolo Marcon perse la vita colpito da due tronchi partiti dalla teleferica. Non era ancora sotto contratto e nessuno l’aveva formato sui rischi nel bosco

Il boscaiolo morto era al terzo giorno di lavoro e non aveva ancora un contratto. Travolto dai tronchi sbalzati da una teleferica, il gosaldino Paolo Marcon aveva 59 anni e non era stato formato sulla sicurezza.

La Procura di Belluno ha chiuso le indagini sull’incidente dello scorso 7 aprile e il pubblico ministero Simone Marcon ha chiesto il rinvio a giudizio per l’impresario boschivo Federico Dalla Santa, 57 anni, originario del Primiero.

Dopo cinque mesi di indagini, svolte dai carabinieri della stazione di Agordo e dai tecnici dello Spisal, l’udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Belluno, per l’ipotesi di reato di omicidio colposo aggravato, è in calendario per il 13 dicembre, nel frattempo la famiglia Marcon si è affidata ai legali di Giesse Risarcimento Danni, in maniera da costituirsi parte civile, nell’eventuale processo.

La tragedia si è consumata in un cantiere boschivo, a circa 300 metri dalla strada provinciale 3 della Val Imperina, in località Tre Ponti, nel territorio comunale di Gosaldo.

Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, erano in corso operazioni di esbosco del legname con l’aiuto di una teleferica Greifenberg. Uno dei tronchi trasportati si incastrò su una ceppaia, bloccandosi e mettendo in tensione la fune traente e contemporaneamente inarcando quella portante.

L’effetto fu quello di una fionda: due tronchi furono scagliati a sinistra del macchinario, colpendo alla testa e alla schiena Marcon e uccidendolo. Complicato il recupero del corpo del lavoratore, in una zona impervia e difficile da raggiungere.

I vigili del fuoco del distaccamento di Agordo avevano fatto intervenire l’elicottero Drago, che aveva provveduto al recupero della salma dopo il via libera della magistratura e al suo trasferimento al campo sportivo di Gosaldo.

Gli accertamenti hanno evidenziato responsabilità da parte del datore di lavoro: «Gli vengono contestati due articoli del decreto legislativo 81 del 2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: il primo (numero 37) riguarda il non aver provveduto a dare una formazione sufficiente e adeguata al lavoratore in materia di sicurezza, con riferimento ai rischi connessi alle mansioni di boscaiolo svolte» spiega Alain Menel di Giesse.

La procedura seguita non è stata quella corretta: «C’erano delle procedure standard da seguire durante le fasi di recupero del legname con la teleferica. Prima del comando di tiro ci si doveva accertare che tutti gli addetti si fossero allontanati da quella zona, raggiungendo una posizione di sicurezza. Purtroppo non è stato così».

Articolo del “Corriere delle Alpi

Boscaiolo morto sul lavoro a Gosaldo: chiesto il giudizio per il suo titolare

Omicidio colposo per un trentino. Paolo Marcon colpito da due tronchi

Richiesta di rinvio a giudizio per la tragedia sul lavoro a Gosaldo. Il boscaiolo Paolo Marcon, 59enne originario della località agordina, morì mentre lavorava per un’azienda trentina del Primiero, travolto da un tronco trasportato da una teleferica.

Il giudice per le indagini preliminari dovrà decidere sulla richiesta del pubblico ministero Simone Marcon a procedere contro F.D.S., 57 anni del Primiero, datore di lavoro della vittima, per omicidio colposo. L’udienza preliminare il 13 dicembre alle 10.10 al Tribunale di Belluno.

I contorni giudiziari della vicenda investono le particolari modalità con cui il boscaiolo stava lavorando per l’azienda trentina. L’uomo era entrato in servizio solo da tre giorni e – sostiene l’agenzia di tutela “Giesse Danni” a cui la famiglia si è rivolta per tutelarsi – non aveva un contratto regolare.

«Al datore di lavoro – spiega Alain Menel di Giesse – vengono contestati due articoli del decreto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il primo è quello di non aver dato un’informazione adeguata al lavoratore in materia di sicurezza, con riferimento ai rischi connessi alle mansioni di boscaiolo svolte».

A questo si aggiunge l’accusa di non avere osservato le procedure sulla sicurezza. Cosa che, per l’accusa, giustificherebbe l’imputazione per colpa.

Spiega ancora Menel: «C’erano procedure standard da seguire durante il recupero del legname tramite teleferica. Prima dei comandi di tiro, ci si doveva accertare che tutti gli addetti ai lavori si fossero allontanati da quella zona, raggiungendo una posizione di sicurezza. Purtroppo non è stato così».

La tragedia la primavera scorsa quando, nella mattinata del 7 aprile, i boscaioli della ditta trentina lavoravano in località “Tre Ponti”, a Gosaldo. Marcon era impegnato nel taglio di una pianta quando un tronco agganciato dalla teleferica poco distante si è staccato dalla sede in cui si trovava.

Il pezzo di legno è finito contro una ceppaia, bloccandosi. La resistenza ha messo in tensione la fune traente e inarcato quella portante. L’effetto-fionda dall’impianto ha sparato  altri due tronchi verso sinistra colpendo la vittima a testa e schiena.

I soccorsi si sono subito dimostrati ardui per il terreno impervio dove il lavoratore si trovava. Giunto sul luogo dell’accaduto, il medico ha solo potuto constatare il decesso.

Grande appassionato di pesca, con la sua morte, Paolo Marcon ha lasciato la moglie e tre figlie.

Articolo del “Corriere del Veneto

Travolto dai tronchi nel bosco: “Processate l’imprenditore”

Paolo Marcon morto il 7 aprile 2021 a Gosaldo: era al terzo giorno di lavoro

Paolo Marcon, boscaiolo 59enne di Gosaldo, era al suo terzo giorno di lavoro.

Nei suoi primi giorni di lavoro, peraltro senza regolare contratto, fu travolto da alcuni tronchi nei boschi di Gosaldo riportando delle ferite che si dimostrarono fatali. Paolo Marcon, boscaiolo 59enne del luogo, morì in questo modo il 7 aprile scorso lasciando nel dolore un’intera comunità.

Il pubblico ministero Simone Marcon, titolare del fascicolo, ha chiuso le indagini e chiesto il rinvio a giudizio del datore di lavoro Federico Dalla Santa del Primiero, con l’accusa di omicidio colposo.

Nel frattempo, la famiglia di Marcon si è affidata a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime di infortuni sul lavoro anche mortali.

«Al datore di lavoro – spiega Alain Menel di Giesse Risarcimento Danni – vengono contestati due articoli del decreto legislativo 81 del 2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: il primo (numero 37) riguarda il non aver provveduto a dare una formazione sufficiente e adeguata al lavoratore in materia di sicurezza, con riferimento ai rischi connessi alle mansioni di boscaiolo svolte».

Il secondo articolo (numero 18), invece, per non aver richiesto ai singoli lavoratori l’osservanza delle procedure aziendali in materia di sicurezza.

«In particolare – continua Menel – c’erano delle procedure standard da seguire durante le fasi di recupero del legname tramite teleferica. Prima del comando di tiro ci si doveva accertare che tutti gli addetti si fossero allontanati da quella zona, raggiungendo una posizione di sicurezza. Purtroppo, come ben sappiamo, non è stato così».

L’incidente accadde in località “Tre Ponti”, nel comune di Gosaldo, all’interno del cantiere boschivo di una ditta del Primiero. Durante le operazioni di esbosco del legname verso monte tramite teleferica “Greifenberg”, uno dei tronchi trasportati si incastrò su una ceppaia, bloccandosi e mettendo in tensione la fune traente e al tempo stesso inarcando quella portante.

L’effetto fu quello di una fionda: due tronchi vennero scagliati a sinistra della teleferica colpendo alla testa e alla schiena Paolo Marcon. Per lui non ci fu nulla da fare. L’udienza preliminare sarà celebrata il 13 dicembre, in Tribunale a Belluno.

Articolo de “Il Gazzettino

Boscaiolo morto sul lavoro a Belluno, accolta la richiesta di rinvio a giudizio

Accusa di omicidio colposo per il titolare di un’azienda del Primiero

È arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per il caso di Gosaldo, in Veneto. In quell’occasione, il boscaiolo Paolo Marcon, 59enne originario del Bellunese, è morto mentre prestava l’opera in un’azienda trentina del Primiero, travolto da un tronco e trasportato da una teleferica.

L”iniziativa penale è nelle mani del pubblico ministero Simone Marcon, che ha ritenuto di dover procedere contro F.D.S., 57 anni e titolare dell’impresa. A quest’ultimo viene contestato il reato di omicidio colposo.

L’udienza preliminare è prevista per il 13 dicembre alle 10.10 al tribunale di Belluno. I contorni giudiziari della vicenda investono anche le particolari modalità con cui Paolo stava lavorando per l’azienda trentina.

Il boscaiolo aveva appena cominciato il suo servizio: aveva iniziato quell’incarico solo da tre giorni e – sostiene l’agenzia di tutela Giesse Danni a cui la famiglia si è rivolta – non aveva un contratto regolare.

«Al datore di lavoro – spiega Alain Menel di Giesse – vengono contestati due articoli del decreto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il primo è quello di non aver dato un’informazione adeguata al lavoratore in materia di sicurezza, con riferimento ai rischi connessi alle mansioni di boscaiolo svolte».

A questo si aggiunge l’accusa di non avere osservato le procedure corrette sulla sicurezza. Cosa che, per l’accusa, giustificherebbe l’imputazione per colpa.

«In particolare – spiega ancora Menel – c’erano delle procedure standard da seguire durante le fasi di recupero del legname tramite teleferica. Prima dei comandi di tiro, ci si doveva accertare che tutti gli addetti ai lavori si fossero allontanati da quella zona, raggiungendo una posizione di sicurezza. Purtroppo, come ben sappiamo, non è stato così».

Il fatto risale alla primavera scorsa quando, durante la mattinata del 7 aprile, i boscaioli della ditta trentina si trovavano al lavoro in località “Tre Ponti”, vicino a Gosaldo, nella provincia di Belluno.

Paolo era impegnato nel taglio di una pianta quando un tronco agganciato alla teleferica poco distante si è staccato dalla sede in cui si trovava. Il pezzo di legno è finito contro una ceppaia, bloccandosi.

La resistenza ha messo in tensione la fune traente e inarcato quella portante. L’effetto è stato simile a quello di una fionda che dall’impianto ha sparato altri due tronchi verso sinistra.

I due pezzi di legno hanno colpito Paolo alla testa e alla schiena. L’intervento di soccorso si è dimostrato da subito arduo, dato il terreno impervio in cui il lavoratore si trovava.

Giunto sul luogo dell’accaduto, il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso. Grande appassionato di pesca, con la sua morte, Paolo Marcon ha lasciato la moglie e tre figlie.

Articolo del “Corriere del Trentino

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