Incidente mortale Catanzaro: autopsia sul corpo di Fennane Nouredinne

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Giesse Risarcimento Danni segue il risarcimento per incidente stradale mortale a Catanzaro. 

La notizia dell’incidente mortale a Catanzaro, in cui perse la vita Noureddine Fennane, viene riportata sul quotidiano “Gazzetta del Sud“.

Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato in risarcimento a seguito di incidenti stradali mortali, assiste la famiglia della vittima e ha nominato il consulente di parte, il dottor Alfonso Luciano, per partecipare alle operazioni peritali.

Provoca un altro incidente mortale. È l’autore della strage dei ciclisti

Sulla strada dei Due Mari ha causato il decesso di un connazionale

Il suo nome ritorna tragicamente agli onori della cronaca. E ancora una volta si tratta di un incidente mortale. Chafik El Ketani, 33enne di origini marocchine la cui famiglia risiede da tanti anni a Gizzeria, già condannato per la strage in cui morirono otto ciclisti nel 2010, è rimasto ferito gravemente nel terribile impatto avvenuto lunedì sera sulla statale 280 dei “Due mari”.

L’incidente, verificatosi in tarda serata all’altezza di Marcellinara in direzione Lamezia, è costato la vita a Noureddine Fennane, 31 anni, che viaggiava nell’auto, una Toyota Corolla, guidata da El Ketani e che per cause in corso di accertamento è uscita fuori strada sbalzando oltre il guardrail.

Per il 31enne non c’è stato nulla da fare, sarebbe deceduto sul colpo, mentre il 33enne è stato estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco intervenuti sul posto ed è stato trasportato dal 118 nell’ospedale di Lamezia, dov’è tuttora ricoverato in condizioni definite critiche per le ferite riportate.

Oggi sarà effettuata l’autopsia sul corpo della vittima, mentre intanto è stato aperto un fascicolo d’indagine in cui a El Ketani sarebbe contestato il reato di omicidio stradale.

La pm della Procura di Catanzaro Anna Chiara Reale conferirà stamattina l’incarico per l’autopsia, intanto i familiari della vittima, assistiti da Giesse (gruppo specializzato nel risarcimento di incidenti stradali mortali), hanno nominato Alfonso Luciano come proprio consulente.

La strage dei ciclisti – in sette persero la vita sul colpo mentre un ottavo morì in ospedale due mesi dopo – è avvenuta il 5 dicembre del 2010 sulla statale 18 tra Lamezia e Gizzeria e resta un evento traumatico per tutta la comunità lametina. El Ketani era all’epoca poco più che ventenne e guidava una Mercedes ad alta velocità dopo aver fumato cannabis.

Nel novembre del 2013 la Quarta sezione penale della Cassazione ha confermato nei suoi confronti la condanna a otto anni di reclusione che era stata emessa sia in primo grado che in Appello. Si tratta della pena massima comminabile con il rito abbreviato a chi è imputato per omicidio colposo plurimo aggravato.

El Katani è tornato da tempo in libertà dopo aver scontato la pena tra carcere e domiciliari. Le vittime della strage furono Rosario Perri, Vincenzo, Puppin, Pasqualino De Luca, Fortunato Bernardi, Giovanni Cannizzaro, Domenico Palazzo, Franco Strangis, Domenico Strangis. Rimasero feriti anche altri due ciclisti. Per la gravità della vicenda espresse il suo cordoglio anche l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Articolo della “Gazzetta del Sud

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