Incidente mortale a Padova: camionista patteggia 11 mesi

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Giesse Risarcimento Danni segue processo per incidente stradale mortale a Padova. 

La notizia del patteggiamento a 11 mesi di reclusione del camionista che provocò l’incidente stradale in provincia di Padova, in cui perse la vita Daniela Martini, viene riportata sul quotidiano “Il Giornale di Vicenza“.

Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato in risarcimento a seguito di incidenti stradali, ha seguito le udienze penali per conto dei familiari della vittima che non si sono costituiti parte civile. I professionisti di Giesse, infatti, sono  riusciti ad ottenere un risarcimento ancora prima del processo in aula.

Psicologa morì nell’urto, camionista di Schio patteggia

Undici mesi di reclusione: è la pena patteggiata ieri mattina, e sospesa dal giudice (che gli ha anche sospeso la patente per 4 mesi), da Dario Sella, 48 anni, di Schio.

L’imputato, difeso dagli avv. Ronny Spagnolo e Emanuele Lazzaretto, doveva rispondere dell’omicidio stradale che costò la vita a Daniela Martini, 47 anni, residente a Longare.

Il dramma avvenne l’autostrada A13 Bologna-Padova, nel territorio comunale di Vigonza, nel Padovano, il 22 novembre di due anni fa, quando perse la vita la psicologa Martini, che lavorava per conto dell’Ulss di Rovigo e che viveva a Longare, dove era conosciuta e stimata.

La Chevrolet Spark su cui viaggiava la professionista era stata colpita dal tir condotto dall’imputato e spinta con violenza contro un altro mezzo pesante. Per la vicentina non c’era stato nulla da fare. Aveva lasciato nel dolore i genitori residenti in paese, e anche due fratelli.

I famigliari della vittima, assistiti dall’avv. Enrico Losavio, sono stati affiancati da Giesse Risarcimento Danni, società specializzata in incidenti stradali, che ha messo a disposizione dei consulenti capeggiati dall’ingegner Pierluigi Zamuner per la ricostruzione del dramma; i parenti di Martini sono stati risarciti prima del processo dalla compagnia assicurativa della controparte, e non si sono pertanto costituiti parte civile.

Da quanto venne ricostruito, in quel momento il traffico era intenso; la vettura della vicentina procedeva incolonnata dietro ad un mezzo pesante, a debita distanza e a velocità moderata, e quando l’autoarticolato rallentò bruscamente per un rallentamento Martini arrestò la corsa.

In quel mentre sopraggiunse il camion condotto da Sella, che non riuscì a evitare l’utilitaria e la tamponò con violenza, spingendola in avanti e mandandola a sbattere contro il tir che la precedeva. I soccorsi per salvare la vita alla professionista, rimasta incastrata nell’abitacolo della sua vettura, furono purtroppo vani.

Secondo la ricostruzione della procura, sulla scorta dei rilievi delle forze dell’ordine e della ricostruzione del consulente, l’ingegner Gherardo Fais, il camion guidato dallo scledense viaggiava ad una velocità non commisurata allo stato dei luoghi e non rispettava la distanza di sicurezza; aveva anche gli pneumatici anteriori abbastanza usurati. Sella ha chiesto e ottenuto di patteggiare per chiudere la vicenda giudiziaria.

Articolo de “Il Giornale di Vicenza

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