Eventuali eccezioni alla maggior brevità del percorso sono possibili per esigenze “essenziali ed improrogabili”, come ad es. passare a prendere uno o più colleghi, ma devono essere autorizzate dal datore di lavoro. Se il lavoratore, tuttavia, dovesse compiere una deviazione e/o un’interruzione per ragioni “del tutto indipendenti dal lavoro o comunque non necessitate”, la copertura assicurativa dell’Inail verrebbe meno.
Anche l’utilizzo di un particolare mezzo influisce sul riconoscimento dell’ infortunio sul lavoro in itinere, bisogna infatti che siano stati utilizzati i seguenti mezzi:
- Mezzi pubblici;
- Auto o moto personali, se l’utilizzo del mezzo privato sia necessitato in quanto è dimostrabile la mancata copertura del tragitto da parte dei mezzi pubblici, o la loro incompatibilità o eccessiva scomodità rispetto agli orari di lavoro
E’ importante ricordare che, nel caso di utilizzo del mezzo privato, restano esclusi dalla copertura INAIL gli infortuni direttamente causati da:
- Lavoratore con patente sospesa, ritirata o mai conseguita;
- Lavoratore in stato di ebrezza o sotto l’influsso di psicofarmaci;
- Lavoratore sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o allucinogene, sempre che non gli siano state somministrate per finalità terapeutiche.
Ecco, in concreto, alcune tipologie particolari di incidenti in itinere riconosciuti e indennizzati dall’INAIL:
- Lavoratore investito da un’auto, durante la pausa pranzo, nel tragitto per raggiungere la mensa convenzionata con l’azienda o comunque uno dei luoghi abituali in cui consuma i pasti;
- Incidente in auto avvenuto non sul tragitto più breve e diretto tra casa e ufficio, poiché il lavoratore ha compiuto una deviazione a causa di un precedente incidente;
- Tamponamento dell’auto che precede
Giesse NON agisce contro l’INAIL (le cui prestazioni sono comunque previste dalla legge), ma esclusivamente contro il responsabile civile e la sua eventuale compagnia assicurativa, per ottenere da questi il giusto e integrale risarcimento di tutti i danni patiti, soprattutto di quelli non risarciti dall’INAIL (come ad es. il danno morale, il danno biologico e patrimoniale differenziale, ecc.)
In oltre 20 anni di attività sono già più di 2000 i casi di incidenti in itinere risarciti da Giesse.