COMPENSO SOLO A RISARCIMENTO OTTENUTO
Anno bisesto, anno funesto: se qualcuno avesse mai dubitato del fondo di verità di proverbi e detti popolari, questa volta si sarà certamente ricreduto: raramente abbiamo avuto una dimostrazione così plastica ed esagerata, al di là di ogni ragionevole dubbio, come quella che ci ha fornito il 2020.
Perdonerete il maldestro tentativo di sdrammatizzazione, ma è solo il desiderio di non contribuire a esacerbare ulteriormente una situazione che, a volerla analizzare con i soli occhi del realismo, sarebbe oltremodo dolorosa, per le gravi conseguenze mediche, sociali ed economiche che il Covid-19 ha causato e causerà, non solo in Italia ma in tutto il mondo.
Anche “Il Risarcimento” dedica, già dalla copertina, molta attenzione ai riflessi, economici e sociali della pandemia. Ma vista la delicatezza di alcuni temi, in particolar modo quelli relativi ai profili di eventuali responsabilità di strutture sanitarie e assistenziali, abbiamo voluto che a trattarli fosse il dott. Marco Rossetti, Magistrato e consigliere della terza Sezione Civile della Corte di Cassazione, perché mai come in questo momento abbiamo bisogno di terzietà, di misura e di rispetto. All’avv. Chiara Tartari, penalista, abbiamo chiesto di approfondire il tema della responsabilità penale degli esercenti la professione sanitaria, anche attraverso i più recenti approdi giurisprudenziali successivi all’emanazione della Legge Gelli-Bianco.
Sempre connesso all’infezione da Covid-19, trovate il contributo del dott. Claudio Demozzi, Presidente del Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione (SNA), che offre un quadro limpido e, per certi versi sorprendente, sull’outlook delle imprese assicurative: rimanendo in tema di detti popolari, pare che per esse possa dirsi valido quello per cui non tutto il male viene per nuocere…
Non abbiamo voluto, però, fare un numero monografico sul coronavirus: seppur faticosamente, infatti, anche nel 2020 la vita è continuata ad andare avanti, pure nei settori della responsabilità civile e del risarcimento danni.
Abbiamo quindi chiesto al dott. Rossetti di approfondire, con un taglio pratico realmente utile per gli operatori del settore, la questione della cumulabilità, con il risarcimento, delle prestazioni indennitarie (invalidità permanente, diaria da gessatura, diaria da convalescenza, ecc.) più comunemente previste nelle polizze infortuni.
Giesse, a dimostrazione della lunga storia di battaglie combattute per la tutela dei danneggiati, è arrivata ancora una volta alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione: dopo le note sentenze di San Martino del 2008, una delle quali, la n. 26973, decise un caso sempre gestito dal nostro gruppo, il Supremo Collegio si pronuncerà sul concetto di danni da circolazione stradale e sulla risarcibilità di ogni danno derivante dall’utilizzo di un veicolo, a prescindere dal tipo di suolo dove esso circola; trovate l’analisi scritta a quattro mani dell’avv. Marco Bona e dal sottoscritto.
Finalmente, almeno così pare, anche i danni cagionati da fauna selvatica hanno avuto il loro definitivo inquadramento, sia sostanziale che processuale, con la sentenza della Corte di Cassazione n. 7969/20; l’avv. Filippo Martini ce ne parla con un contributo che chiarisce i temi più “caldi”, concernenti la distribuzione degli oneri probatori e la legittimazione passiva delle richieste risarcitorie.
Gli approfondimenti tecnici di Giesse toccano, questa volta, due questioni completamente diverse tra loro: la prima è un’analisi del “terremoto” seguìto alla sentenza n. 17665/20 della Terza Sez. Civile della Corte di Cassazione sui limiti di operatività della polizza assicurativa collegata alla cd targa “prova”; il secondo contributo, invece, illustra la corretta criteriologia medico-legale per identificare e valutare correttamente il danno cd. differenziale.
Una recentissima pronuncia dei giudici del Palazzaccio, la n. 25164/20, che si inserisce, per vero, in un solco che ormai sembra tracciato, mette in dubbio la possibilità di utilizzare, per come ora strutturate, le tabelle del Tribunale di Milano per il risarcimento dei danni da lesione gravi (superiori, cioè, al 9% di invalidità). Se sia un reale “cambio di rotta” della Cassazione o se, invece, sia solo “molto rumore per nulla” lo potremo sapere leggendo l’articolo del dott. Michele Alberto Cisterna, magistrato del Tribunale Civile di Roma, e quello dell’avv. Marco Rodolfi, membro dell’Osservatorio della Giustizia Civile di Milano.
Come sempre, anche in questo numero due storie dei nostri assistiti.
Quella di Emanuele Anzini, carabiniere originario di Sulmona, investito e ucciso su una strada in provincia di Bergamo mentre svolgeva il proprio compito: le toccanti testimonianze della sua compagna e della sorella rendono davvero evidente la sofferenza causata da una perdita così improvvisa quanto inaccettabile per le assurde modalità con le quali si è verificata e, al contempo, sottolineano il bisogno di punizioni giuste per chi si macchia di tali reati.
Infine, la storia del sig. Walter Castiglione, milanese, rimasto vittima di un grave incidente stradale mentre, da sportivo qual era, si stava allenando in bicicletta; è una storia di fatica e difficoltà; di determinazione, che ha trovato dentro di sé, e di mezzi e aiuti che avrebbe dovuto invece ricevere da altri (lo Stato); è, anche ed infine, una storia di una normalità ritrovata.
Perchè, in fondo, il messaggio che il sig. Castiglione ci porta è questo:
“Pur vivendo tutti un periodo di enorme difficoltà e anche se il domani ci sembra incerto e avverso, dobbiamo combattere per tornare a conquistare quella normalità che, come abbiamo davvero imparato tutti quest’anno a nostre spese, non deve essere mai data per scontata”.
Per rendere più accessibili i numerosi articoli di questo numero, abbiamo scelto di presentarli in due distinte sezioni: nella prima parte abbiamo raccolto i contributi più “tecnici” e di aggiornamento per gli operatori del settore; la seconda parte, invece, è più a carattere divulgativo e informativo, a beneficio del cittadino, per favorire una maggiore consapevolezza delle difficoltà e dei diritti propri dei danneggiati.
Buona lettura.
dott. Bruno Marusso, direttore editoriale e vicepresidente Giesse Risarcimento Danni
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