Incidente mortale dopo il pub: risarcimento danni Domodossola

Incidente stradale mortale: risarcimento danni Domodossola

Il 23 aprile 2013 «La Stampa», «L’Ecorisveglio», «Il Giornale del Piemonte» e «Tele Vco» riportano la notizia della condanna a un anno e mezzo di reclusione, con pena sospesa, per il giovane che causò l’incidente stradale mortale in cui perse la vita Giulia Umericelli, studentessa di soli 17 anni di Domodossola. I familiari si sono affidati a Giesse per ottenere il risarcimento danni.

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DOMODOSSOLA – Ha chiesto il rito abbreviato il 19enne di Domodossola (D.D. le sue iniziali) che il 7 giugno 2012 causò l’ incidente in cui morì Giulia Umericelli, giovane studentessa de li ‘ istituto “Einaudi” di Domodossola. La richiesta è stata presentata ieri mattina nel corso dell’ udienza preliminare che vede il giovane imputato per omicidio colposo davanti al Gup di Verbania. Contestualmente è stata depositata dalla di fesa (sostenuta dagli avvocati Mario Monteverde ed Enrico Paragona) una perizia di parte sullo stato dei luoghi dove avvenne l’incidente riferita in particolar modo al guard rail con cui i legali del 19enne contestano l’efficienza della barriera protettiva.
 
Una perizia che afferma che la barriera era inadeguata, poiché piantata in terreno sciolto. Non aveva cioè “capacità ritentiva”, se l’avesse avuta, per i difensori, non si sarebbe pianta la morte di Giulia. Il gip ha acquisito la perizia ed è probabile che già il 22 aprile (data della prossima udienza) si arriverà alla sentenza. L’incidente avvenne poco dopo le 2.30 del 7 giugno, l’allora 18enne, perse improvvisamente il controllo dell’auto su cui viaggiava assieme a un amico di 19 anni e a tre 17enni, una delle quali era Giulia Umericelli.
 
Il gruppetto di giovani rientrava a casa dopo una serata trascorsa a Verbania quando, lungo la superstrada dell’Ossola, non appena oltrepassato lo svincolo di Domo sud, l’auto perse aderenza nell’effettuare un curvone a destra, invase l’altra corsia di marcia e abbatté 24 metri di guard rail. Subito dopo precipitò lungo la scarpata, colpendo alcuni alberi fino a capottarsi sulla sponda di un ruscello. Giulia fu sbalzata fuori, trovando la morte. I rilievi e le ricostruzioni eseguite dai carabinieri di Domodossola hanno in seguito accertato che il 18enne guidava in stato di ebbrezza (0,8 grammi di alcol per litro). L’auto, una Volkswagen Golf, era inoltre di potenza superiore a quella consentita ai neopatentati. E secondo i militari il giovane viaggiava a una velocità eccessiva velocità in relazione alle condizioni della strada.
 
I familiari della giovane vittima, parte civile, sono ora seguiti dalla Giesse Gestione Sinistri, società specializzata in risarcimento danni, attraverso il proprio legale fiduciario Daniela Fontaneto. All’udienza preliminare di ieri era presente anche la mamma di Giulia, Fortunata Zavettieri, detta Tina: «Tra due giorni mia figlia avrebbe compiuto 18 anni – spiega commossa la signora in una nota stampa – purtroppo, invece, la sua vita si è tragicamente interrotta quella notte maledetta. Tragedie come questa devono servire a tutti i giovani per capire che le proprie azioni, specie alla guida, possono causare conseguenze tragiche e irreparabili».

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