COMPENSO SOLO A RISARCIMENTO OTTENUTO
Pedone investito: risarcimento danni
Livio Montino è morto mentre camminava a bordo strada, investito da un automobilista distratto a guardare negli specchietti retrovisori.
I familiari si sono rivolti alla Giesse Gestione Sinistri di Portogruaro per ottenere il risarcimento danni pedone investito.
Investì e uccise anziano, patteggia un anno
L’incidente nel febbraio 2011: Livio Montino, 86 anni, fu travolto da un’auto. Il gip di Venezia ha ammesso la richiesta di patteggiamento presentata dai legali di S.P., il 39enne di Caorle che il 28 febbraio 2011 si trovava al volante di un’auto che travolse e uccise lungo la provinciale 54 (la Caorle-San Donà) Livio Montino, 86 anni, agricoltore in pensione nato e cresciuto nella cittadina marinara. Per S.P. è stata accolta la richiesta di patteggiamento di un anno di carcere (pena sospesa) e di sospensione di un anno della patente di guida.
Subito dopo l’incidente i familiari di Montino si erano rivolti alla Giesse Gestione Sinistri di Portogruaro, società specializzata in risarcimento danni e responsabilità civile che già nei mesi scorsi, prima della conclusione del procedimento penale, aveva definito tutte le pratiche relative al risarcimento.
L’incidente avvenne poco prima delle 10 di mattina, mentre Montino camminava lungo viale Panama, vicino all’intersezione con via Corsica, non lontano dalla sua abitazione nel popoloso quartiere di Sansonessa, all’ingresso di Caorle. Stando al racconto reso dallo stesso Pivotto agli agenti della polizia locale, pochi secondi prima dell’investimento un’auto gli si parò davanti da una strada laterale, costringendolo a una brusca frenata e a un sorpasso.
Non appena compiuta la manovra e rientrato nella propria corsia di marcia, «guardai più volte nello specchietto per vedere chi vi fosse alla guida», dichiarò il 39enne nei verbali di deposizione. Non si accorse però di avvicinarsi sempre più al margine esterno della corsia. Così avvenne l’impatto, violentissimo, tra la sua auto e Montino, e che non diede scampo all’anziano, morto sul colpo a causa dei gravissimi traumi interni rimediati.
«Nonostante l’evidente distrazione dell’automobilist», spiegano Bruno Marusso e Ketty Tesolin, responsabili di Giesse Portogruaro, «la compagnia assicuratrice ha tentato di addurre un concorso di colpa sostenendo che, nel momento in cui venne investito, il povero Montino stesse attraversando la strada al di fuori dalle strisce pedonali. Ciò nonostante, siamo riusciti a gestire in tempi brevi l’aspetto risarcitorio, dimostrando che il pedone venne travolto a bordo strada a causa di una banale – quanto tragica – distrazione». L’incidente in cui perse la vita Montino impressionò molto all’epoca gli abitanti di Caorle, località che anche di recente è stata teatro di sinistri mortali.
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